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  Anoressia

L’anoressia è un problema comunicazionale

L’Anoressia coinvolge l’attenzione di tutti coloro che hanno conoscenza di ciò che comporta,  difatti rappresenta presumibilmente il disturbo più angoscioso e drammatico.

L’Anoressia vanta una complessità sia aspecifica sia sintomatologia il cui linguaggio lascia presupporre un’affezione psicologica nonché psichica e neurologica.

Oramai da quaranta anni questo disturbo è sotto l’attenzione degli addetti ai settori di pertinenza specifica, su indicati.

Prima di approcciare ad una relazione assiomatica di natura esclusivamente scientifica riteniamo giusto esplicitare quali siano le presunte cause, la sintomatologia ed in che modo venga diagnosticata la patologia.

Sintomatologia: chi è affetto da Anoressia ha un totale rifiuto non solo alimentare ma un netto diniego alla crescita( nei casi adolescenti) od ad adeguarsi ad un bioritmo piuttosto naturale(in età giovanile od avanzata), con marcata perdita di peso.

Il sistema immunitario viene ad essere indebolito, al punto tale che il soggetto è esposto ad infezioni che talvolta sono mortali.

L’Anoressia colpisce  esclusivamente le donne, al contrario di chi vuole che tale patologia possa essere adducibile anche al sesso maschile, difatti l’interruzione del ciclo mestruale resta presumibilmente  il segnale comprovante, identificato anche dai più grandi centri italiani e mondiali, tale da certificarne la “patologia” espressa.

Un altro decorso è rappresentato dal non volere trattenere nel proprio organismo ciò che si è ingerito, all’occorrenza desideriamo sottolineare che l’organismo di una persona affetta da Anoressia assorbe comunque il necessario per potere sopravvivere, tanto è vero che  non ci sono, a parte i casi di  grande debilitazione, episodi frequenti di svenimento o collassi cardiocircolatori, nella fase iniziale, e quindi certifichiamo che l’Anoressia non è propriamente un disturbo dell’alimentazione, in quanto in qualsiasi disturbo dell’alimentazione non vi è un assorbimento quasi totale di tutte le sostanze  nutritive che  l’organismo trasforma in protidi, lipidi, vitamine, glicidi et cetera.

Altro sintomo è determinato dalla perdita dell’elasticità e del tono muscolare, sicuramente ci sono dei coinvolgimenti psicologici nella seconda fase, visto che è giusto specificare che si sono tre fasi,  delle cui la terza è il preludio, quando non si intervenga clinicamente ed appropriatamente, della inevitabile “tragedia”.

Comunque è da sottolineare che durante l’affezione il soggetto è sempre dotato di un buon controllo mentale e difatti, se così non fosse,  non si ricorrerebbe all’autoespulsione del cibo causandosi il vomito, giusto dopo avere fatto si che l’organismo assumesse le sostanze occorrenti, tali da non perdere totalmente la conoscenza, ed infatti parestesia e semincoscienza sono delle componenti primarie dell’affezione.

  Altro disturbo la perdita dell’autostima, tale da portare il soggetto nella condizione di trascurare gli effetti fondamentali che destabilizzano il bioritmo clinico organico.

Descritte  in questo modo  le varie sintomatologie fanno sì che si arrivi alla conclusione che la terapia sia piuttosto semplice invece la medicina clinica, la neurologia, la psichiatria e la psicologia sono concordi nell’indicare la prognosi lunga, laboriosa e sofferta

In merito alle cause che contribuiscono all’insorgere di tale disturbo le discipline da noi citate sono concordi  nell’addurre il tutto  a fattori esclusivamente affettivi ed a diagnosticare questo disturbo quale malattia mentale.

Vogliamo sottolineare visto che l’Anoressia coinvolge esclusivamente donne non può assolutamente definirsi una malattia mentale in quanto chè la mente non riconosce sesso  e pertanto si potrebbe definire una  malattia mentale primaria, qualora colpisse entrambi i sessi. Certo è, che dopo un periodo superiore ai sei mesi,  insorgono dei disturbi mentali ma non ne sono le cause, difatti vogliamo aprire una piccola parentesi,(L’ulcera gastrica  per oltre cinquanta anni è stata definita ad eziologia  neurovegetativa o nervosa, dopodiché si è scoperto che la causa dell’ulcera era un battere presumibilmente appartenente alla famiglia degli stafilococchi. Ed oggi è curabilissima usando un antibiotico specifico.)

Nello specificare che il nostro non è un centro medico, né psichiatrico, né psicologico ma esclusivamente scientifico, riteniamo giusto valutare i vari aspetti che spesso non vengono approfonditi in modo consequenziale ed in tutte le direzioni, ma considerati fattori concatenanti e scaturiti sempre dall’unica motivazione data: problema affettivo.

Altre ciò noi riteniamo che sicuramente ad un problema affettivo maturato dall’insorgere di un abbassamento dell’autostima,vi siano fattori legati a cause di cui non facciamo menzione della natura, e contestualmente dichiariamo e specifichiamo che il nostro percorso di ricerca è fondato sia sulla profilassi ( cioè sulla prevenzione )sia sull’analisi dei dati organici, clinici, comportamentali, psicologici.

Questo studio interdisciplinare è tale da farci arrivare alla quasi certezza che l’Anoressia nasconda dei segreti non ancora svelati.

Traduciamo  ANORESSIA : male determinato da problemi  ecosistematici, bioritmici, rifiuto della crescita per cui a nostro avviso le terapie adottate dagli specialisti sono sicuramente  all’avanguardia e di gran valore.

Il nostro lavoro resta quello di analizzare  i dati e trovare le forme comunicazionali tali da poter decifrare e comprendere il linguaggio di chi è affetto da Anoressia, per approcciare una tecnica pronta a sconfiggere il male, evitando formule comunicazionali traumatizzanti, nel rispetto della BIOETICA.  

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PS: Non è un centro medico tantomeno Psichiatrico

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